sabato 30 maggio 2009

Caos


La foto ritrae un numero di soggetti ampiamente diversi tra loro. Ciascuno di essi è affaccendato in una attività che nulla ha a che fare con quelle circostanti. Il modello in vetrina, sulla sinistra, guarda in macchina. La madre ,che spinge un passeggino, si toglie un sassolino (?) dalla scarpa. Ma l'effetto scenico fa si che la foto del Papa prenda il posto del viso del bambino che dovrebbe trovarsi nel babycar. Il Papa ovviamente benedice e guardando la vetrata ci si accorge di come il bambino, in braccio al padre, sia presente in immagine come riflesso. La coppia di suonatori pare talvolta persino distratta, mentre un soggetto, vicino al braccio della suonatrice, si accinge a far bancomat.

Le divinità del nuovo millennio


Una teca per la raccolta di denaro, diretto ad una delle tante finalità sociali, culturali, filantropiche (!) che vanno tanto di moda al giorno d'oggi.

Krakauer


Una silhouette attraversa, a capo chino ma con passo deciso, l'arco ricavato in un bastione che apre alla vista l'estensione di una delle piazze più belle della città.

sabato 16 maggio 2009

Paradiso


La strada , tracciata dal ruscello alpino, sembra condurre verso le case sullo sfondo. Peccato che il sensore non sia riuscito a registrare i profumi ed i rumori di quel luogo. Dobbiamo accontentarci di un contrasto Verde-Azzurro che regala un sospiro di sollievo sulle condizioni dell'ambiente...

Chi non muore si rivede...

Dopo oltre un anno di assenza, periodo caratterizzato da mille peripezie e vicissitudini, torno ad aggiornare brevemente il mio blog, augurandovi tutto il meglio.

venerdì 1 giugno 2007

Il colore:elemento o soggetto?

Grazie al colore siamo probabilmente in grado di intendere ed apprezzare i lavori in bianco e nero che i maestri dell'arte fotografica hanno voluto regalarci.
La magia del bianco e nero su pellicola non sarà mai raggiungibile con le tecnologie digitali, alle quali dobbiamo riconoscere l'indiscussa leadership in fatto di praticità d'utilizzo. Tralasciando per ora l'elaborazione digitale, punto l'indice sull'elemento che funge da tratto distintivo di ogni fotografia: il colore.
Probabilmente abuso del termine "ELEMENTO". Se il colore è un attributo dell'immagine, la deduzione logica ci porterebbe a ritenere che la sua mancanza possa costituire un deficit illustrativo e le sue elaborazioni creative (tramite filtro ad esempio) un grossolano errore di valutazione.
Il colore è talvolta un fulcro centrale attorno a cui far ruotare i componenti dell'immagine. La foto denominata "solocolore" serve ad esprimere esattamente questa idea. Una piazza su cui campeggiano diverse bandiere, una tenda per gli avventori di un bar (un verde che pare essere un orizzonte) e un palo della luce che da elemento di disturbo qual era, diventa un componente della foto.
Il fascino delle bandiere risiede essenzialmente nelle loro variazioni cromatiche, ma la bandiera di Bruges, dell' Hainaut e di Anversa, riescono ad offrire una esperienza cromatica che colpisce l'occhio.
A questo argomento, va aggiunto il contrasto creato dalle case poste alle spalle di questa composizione. Il cremisi scuro della casa sullo sfondo, unito al verde e alla luce che entra da destra e il conseguente azzurro del cielo, sono in una simbiosi che non pretende di attirare l'attenzione per l'ardita composizione, quanto per la combinazione cromatica. Se è vero che le fotografie hanno successo quando vengono guardate per piu' di cinque secondi, questa ha buone chances. Al massimo potrò sempre permettermi un vezzo e dire a chi non comprende di cosa si tratta, che è la sua limitatezza percettiva a bloccare l'accesso all'informazione primaria che l'immagine vuole veicolare.
Ci sono soggetti che permettono una ricerca praticamente illimitata, nelle molteplici implicazioni in cui essi possono venir coinvolti, siano essi soggetti artificiali , quanto presenti in natura, ancor quando risultanti dalla combinazione dell'intervento umano nell'ambiente. Penso in prima istanza all'antropizzazione costituita dalle strade ferrate nelle città del Nord Europa, in cui il rosso del tram viennese, può ben miscelarsi alle acque del Danubio o al ricco verde della periferia di Kagran. Tra i soggetti presenti in natura è facile volersi cimentare con i colori delle ali delle farfalle che possono offrire ottimi spunti creativi se si è abbastanza fortunati da poterle cogliere nel momento giusto. Adesso attirerei la vostra attenzione su un soggetto abusato seppur sempre affascinante: Venezia. Ogni angolo, ogni Calle, ogni canale, non brilla certo per l'originalità costruttiva: se vogliamo, quello era l'unico modo in cui nel passato, fosse possibile edificare una città. Ma provate per un attimo a paragonarla ad Amsterdam: il colore degli edifici veneziani si impone saturo e brillante, riflettendosi sulla laguan in maniera morbida e pastosa.

mercoledì 23 maggio 2007

La retorica fotografica

L'uso di figure retoriche è spesso guardato con sospetto da chi si occupa di fotografia nonostante sia innegabile che alcuni accorgimenti possono conferire ad una immagine quel "TONO" che ogni fotoamatore cerca guardando dentro un viewfinder. Metafora, metonimia, iperbole, antonomasia, sineddoche sono rinvenibili in tantissime immagini.
Talvolta ho come l'impressione che sia l'occhio, in sua totale autonomia, ad essere retorico.
Se volessi precisare il concetto, potrei dire che parlo di "Effetto retorico" come di quella particolare commistione di elementi che riescono a comunicare un "quid" che va oltre il significato dei singoli soggetti ritratti. Un esempio che offre un richiamo all'arte pittorica, riuscirà a far luce. Sicuramente chi mi legge, avrà presente il "Grido" di Edvard Munch. Quel quadro dipinge l'angoscia stralunata di un personaggio in primo piano. Più che dipingerla, rappresenta quell'angoscia, ce ne offre una fetta. Materializza una sensazione.
Chiunque abbia scattato il più banale dei paesaggi con cascata, ha voluto ritrarre l'acqua che scorre? O forse voleva leggervi la serenità che il luogo e gli elementi, metaforicamente, provano a trasmetterci?
Magari non vi siete mai resi conto che, scattando una fotografia ad una massa di rifiuti depositati lungo le vostre strate, avete lanciato la vostra personalissima invettiva contro l'amministrazione comunale.
Il rispetto di regole non canoniche può rivelarsi di grande aiuto, ma da solo non può garantire il successo di una immagine.

L'immagine denominata "SALVO" non è di quelle cui sono affezionato.
Non c'è nulla di peggio che uno scatto cui non ci si affeziona.
Tuttavia una analisi più attenta farà risaltare alcuni elementi che me la fanno apprezzare. Le persone alle spalle del personaggio principale sono incuranti della performance che si consuma poco distante da loro. Fin qui non sono riscontrabili elementi di particolare interesse. Ma ad un esame più attento vediamo che c'è un' altra spettatrice disinteressata. Si trova alle spalle del nostro aspirante Knofler e guarda da un'altra parte.
E' impietrita, manco fosse di marmo!
Ma questo non impedisce alla fronte del nostro chitarrista di corrugarsi al punto di mostrare chiaramente una sorta di ics. Il cielo è pallido, come spesso accade a Berlino. Come resistere, dinnanzi ad un invito del genere?
Il click si impone. Un raro esempio di fortuna compositiva.
Giochiamo sul banale. L'ultima foto pubblicata, denominata ironicamente "Uno tra tanti" , ritrae un mimo. Per antonomasia, un soggetto abbigliato a quel modo non può non essere Dante.

sabato 19 maggio 2007

L'immagine

L'immagine, nella sua essenza primordiale, è percezione. Solo quando questo primo passaggio viene a compiersi potremo dire che la stessa diventa sensazione. Nel momento stesso in cui la sensazione viene assimilata, l'immagine ha probabilmente compiuto il suo processo e viene gettata in pasto alle nostre passioni: è innegabile che una raffigurazione possa essere più o meno gradita al nostro occhio. Qualcuno una volta disse che l'immagine che non conquista il nostro sguardo per almeno quattro secondi, è una immagine che ha fallito il suo scopo. Affinchè una foto possa guadagnare la nostra attenzione è logico che debba possedere alcuni elementi che sono in grado di chiamare in causa la nostra capacità di giudizio. Il bilanciamento, la composizione, la luce, la tecnica, sono tutti elementi che possono contribuire al successo di una immagine. Ma probabilmente ciò che in definitiva può più d'ogni altra cosa attrarre il nostro occhio, è il soggetto.
Il soggetto è quell' elemento dell'immagine su cui si è concentrato lo sguardo del fotografo al momento dello scatto. Paradossalmente e cacofonicamente potremmo asserire che il soggetto è esso stesso un... oggetto.
Personalmente credo che la ricerca debba spingersi oltre le banali considerazioni su "cosa pùò essere soggetto e cosa non può esserlo". Quotidianamente può capitare di assistere a scene in cui si decantano le arti di questo o di quell'altro fotografo "bravissimo" che compone le sue immagini nel modo consueto, tradizionale. Il risultato, probabilmente, renderà le immagini tutte uguali, identiche, bellissime ma prive di personalità e carattere. Probabilmente queste due ultime caratteristiche non hanno un buon mercato...inutile ricomprenderle nelle foto da studio e in quelle degli album matrimoniali (esempio palese di come debba essere l'attrezzatura fotografica di ognuno di noi...).

Nella mia produzione fotoamatoriale ad esempio, ho riscontrato molte opinioni contrastanti riguardo all'interpretazione di una determinata foto. Il problema principale penso sia riconducibile alla sensibilità con cui ciascuno si approccia ad una determinata espressione dell'altrui creatività.
Ne "Il vecchio sul mare" le opinioni di amici e conoscenti (e sconosciuti che l'hanno valutata su alcune comunità fotografiche) erano contrastanti: da un lato chi riconosceva nel pescatore il soggetto della foto, chi considerava il faraglione al centro un elemento di disturbo, chi lo arrivava a considerare il soggetto principale. Solo una persona riuscì a cogliere la contrapposizione tra l'essenza filiforme del pescatore, e l'imponenza dello scoglio, che in questa immagine si inserisce come elemento di contrasto tra il pescatore e il mare (la natura, i sogni nascosti).
Il soggetto della foto può essere un uomo, un oggetto, un momento.
Ma perchè non si riesce a comprendere quando il soggetto dell'immagine è un'idea?

giovedì 17 maggio 2007

Uno tra tanti


Un pittore...forse...
Un amico di Bruno Vespa...
Ma che starà leggendo?...

Solocolore


Una foto orrenda di cui salvo solo i colori che sono il vero "soggetto" in quanto entità in grado di catturare lo sguardo.

Venezia

Riconoscibile e banale, ma il fascino di questa città impone scelte discutibili

Tramonto Industriale

Mestre, una zona in corso di edificazione.

I colori di Giorgio all'imbrunire


Ibla


Poscia, nell'ore in cui il sole moriva sull'orlo frastagliato dello spiraglio, il ghigno schernitore di tutte le cose umane sembrava allargarsi sui teschi camusi, e le occhiaie vuote farsi più nere e profonde, quasi il dito della morte vi avesse scavato fino alla sorgente delle lagrime.

mercoledì 16 maggio 2007

Salvo


No, lui non si chiama Salvo. Salvo dal verbo salvare. Nel senso che di questa orribile foto salvo soltanto l'espressione del suonatore che sembra davvero convinto di quello che sta facendo... C'è una velatura di tristezza che rende la foto guardabile...Anche la statua alle sue spalle pare essersi voltata dall'altra parte...per non dire delle persone alle sue spalle.

Onkel Sam

L'espressione sorpresa,stupita di questo simpatico suonatore di Drehorgel...
Ma come fa uno che sembra lo Zio Sam a stupirsi di me, che al massimo sembro Lino Banfi capellone?

La tristezza di Giorgio


Stavolta però Giorgio mi sembrerebbe un po' stanco e compassato. Magari mi direbbe che non voleva ritrarre la piazza, ma la sensazione di passare di li.

Heineken


Passeggiare lungo il canale per le vie di Amsterdam...
Se tra i "contro" di fiumi e canali ci sono le zanzare e i ragni, i"pro" sono di sicuro i riflessi sull'acqua e atmosfera ineguagliabile.

I colori di Giorgio


Un portico medievale in Repubblica Ceka. Ricordo che il tempo, in quella borgata, pareva essersi fermato. Per converso, come potete notare, la luce delle 10 del mattino non è sempre un difetto...
Anche Giorgio la pensava così!

lunedì 14 maggio 2007

Nave

Una foto più idiota non potevo scattarla...ma era così carina, nel mezzo del porto di Antwerp!!!

I colori probabilmente mi hanno catturato. Il resto si autorisolve nella banalità.

Scilla


La dignità del pescatore, ricca di notti trascorse in alto mare, o lottando contro le tempeste, per riportare a terra il sostentamento offerto dal Mare, pare scontrarsi con la bieca presenza del castello. Bieca per chi lo abitava in passato, una nobiltà spesso sorda ai bisogni del popolo.

Omaggio


Lo sfondo è volutamente desaturato, con buona pace del soggetto ritratto che si incazza da morire quando una foto viene rielaborata digitalmente. Da certi momenti si esce a testa alta, magari dietro una visiera scura. Ma lo sguardo è proteso all'infinito. E poi...come dice sempre il Numero 4... "SE CADIAMO CI RIALZIAMO". Detto, fatto.

Sestieri



Lo sapevate che la punta tradizionale delle gondole sta a rappresentare i Sestieri della città adagiata sulla laguna? io no...

Sortino


Scorre


Beata l'acqua che scorre e non si cura di ciò che accade intorno....

Monaco


Gli effetti di light painting fuori dalla stazione centrale di Monaco di Baviera.

Paesaggio alpino


Un albero ci introduce ad uno specchio d'acqua sul quale, a malapena, si riflettono le montagne circostanti, alcune delle quali ancora imbiancate di neve.

domenica 13 maggio 2007

Colosseo

Speriamo che la prossima volta che torno a Roma i lavori siano conclusi...

Natura allo specchio

Ammetto che la banalità del riflesso ha sempre il merito di catturare uno sguardo.

Hauptbahnhof


Se state pensando che il tema del viaggio, dello spostamento, del movimento, sia quasi una costante delle mie foto...mi permetto di togliervi il dubbio con questa.

Sony Center

Il bello del light painting sta nel fatto che muoviamo la fonte luminosa mentre l'otturatore è aperto. Ma cosa accade se invertiamo i ruoli e lasciamo ferma la fonte luminosa mentre muoviamo il corpo macchina?
Il Sony center di Berlino lo consiglio a tutti i nostalgici del Natale: gli alberi sono addobbati con migliaia di lucciole, in tutti i giorni dell'anno...

Il mio splendido UCCELLO


Un pochino di sana ironia non guasta. Sceso dal vaporetto sull'isola della Giudecca, un uccello si poggia su di un tronco d'attracco e vi rimane per diversi secondi. Ad un certo punto pare volgersi verso di me, per poi rimettersi in questa posizione dalla buffa seriosità. Pare mi chieda di immortalarlo, ed io di certo non mi son tirato indietro.

"Blue" Im Bahnhof

Una sera, una scritta azzurra in lontananza e che si riflette sul binario. Ironia della sorte, la radice della parola Zeitung, significa "tempo".
Il tempo scorre su un binario di cui ignoriamo la provenienza e la destinazione. Ma ai margini si consumano le storie, vivono le persone e i distributori automatici. E'semplice partire: il difficile è tornare.

sabato 12 maggio 2007

Amsterdamer


Cuanta pasiòn en la vida
cuanta pasiòn
es una historia infinita
cuanta pasiòn
una illusiòn temeraria
un indiscreto final
ay, que vision pasionaria
trascendental!

Tram


Il tram mi affascina da sempre, è probabilmente il mio soggetto preferito per tanti motivi. Il tram è probabilmente l'unico mezzo di trasporto che riesce perfettamente ad iscriversi nell'ambiente circostante, aggiungendovi dettagli importanti.

giovedì 10 maggio 2007

Intreccio

Una delle foto cui mi sono più affezionato.
Non mancano certo le raffigurazioni arboree nell'arte. Tuttavia la disposizione dell'intreccio dell'artista qui presente, la signora Natura, non trova eguali. Chissà...magari Platone non si sbagliava!

mercoledì 9 maggio 2007

L'uomo che guarda


Una grigia mattina di Agosto, a Monaco. Ebbene, l'estate bavarese nasconde insidie simili...
Anche se il sole dei giorni precedenti aveva ridotto così il nostro amico!

martedì 8 maggio 2007

Wunderbar!


Corso Umberto, Taormina. Light painting davanti all'arco del Wunderbar...

(io)Tramonto, tu tramonti, egli tramonta


Tramonto d'inverno, Giardini Naxos sullo sfondo.

Natura viva


Noi la chiamiamo natura morta, gli inglesi invece preferiscono "still life", vita immobile. Una bella via di mezzo...

Traversa in laguna


Una vera e propria opera d'arte galleggiante. Un pesce delicatamente adagiato sull'Adriatico. Un dedalo di canali: Mediaset al confronto è una monoportante. La bella copia dell'antica "Amstelredam"...

Siracusa


Siracusa in estate. Queste stradine che conducono in centro, mi ricordano vagamente la zona attorno Piazza del Popolo, in Roma. Anche Ortigia un po' mi ci fa pensare...

Puglitta







Puglitta espone a Castelmola...
Ma chi sarà mai...Puglitta?


Latomia

Sempre la "Latomia" del paradiso mi pare...

Venceslao


Una bella piazza...

Il Cristo di Krumlov


Krumlov... mi riporta a Krumiro...
Non il biscotto di Babbo Natale, sia chiaro. Pensavo che forse Lui è davvero l'unico che non sciopera mai.
Come fai a scioperare quando hanno pensato bene di affiggerti su una croce?

Acicastello


La composizione non mi piace molto,però la resa cromatica mi attrae. per il resto la foto mi fa cagare.

Siracusa

Grotte, anfratti, resti di civiltà scomparse che hanno lasciato traccia indelebile di un passaggio fatto d'arte, leggende, conflitti.

Carlo


Un ponte in una città. Nulla più. A parte migliaia di turisti.

Di tutto un po'

Una città, un fiume, una nave da trasporto fluviale. E molto altro ancora.

Travis


C'era un Travis un po' svitato che amava guidare il suo taxi di notte. C'è una Trevi che ama accogliere le monete dei turisti di tutto il mondo, e con esse le speranze e i desideri.

Alcantara



La flora è abbondante, i bimbi chiassosi,l'acqua gelata al punto di farti gonfiare i piedi. Ma vale la pena, per potersi spiegare senza troppe parole cosa significhi.... EROSIONE!

Il Volto di Akuba


Quando propongo ad amici e parenti questa immagine, la cosa più dolce che mi viene detta è che FA CAGARE, che è brutta...orrenda ed inguardabile. Io ne ho affissa una fuori dalla porta di casa. Magari servirà a tenere lontani gli spiriti maligni.
E poi...chi ha detto che i ritratti richiedono per forza modelle stile Arcuri?