giovedì 17 maggio 2007

Ibla


Poscia, nell'ore in cui il sole moriva sull'orlo frastagliato dello spiraglio, il ghigno schernitore di tutte le cose umane sembrava allargarsi sui teschi camusi, e le occhiaie vuote farsi più nere e profonde, quasi il dito della morte vi avesse scavato fino alla sorgente delle lagrime.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie nico per aver messo una foto della mia amata città....irene